Ricevo molte telefonate da persone, possibili pazienti, che mi chiedono se ho una convenzione di tipo diretto con assicurazioni sanitarie odontoiatriche o con fondi di assistenza, per l’erogazione in forma diretta delle cure.
FASI, FASDAC, QUASS, ASSILT, CASAGIT, UNISALUTE, PREVIMEDICAL, giusto per citarne qualcuna.
Bene, la risposta è NO!
Ma c’è un perché a questo no, e mi sembra corretto chiarire la mia posizione.
Ti faccio un esempio.
Immaginiamo che il Paziente Tizio, dirigente di una azienda del settore dell’Industria e quindi assicurato con la compagnia XYZ, si rechi presso il mio studio per eseguire un trattamento implanto-protesico per la sostituzione di un molare superiore mancante. Nel paziente in esempio, per poter inserire l’impianto è necessario anche eseguire un innesto di osso, un grande rialzo del seno mascellare, perché l’osso mascellare è andato incontro ad atrofia.
Un intervento del genere costerebbe presso il mio studio intorno ai 3000€, perché utilizzo impianti certificati di prima qualità, mi avvalgo della collaborazione di laboratori odontotecnici di alto livello, l’osso che innesto è a rischio rigetto/infezione praticamente pari a zero, le tecniche di chirurgia sono le più sterili possibili (con massiccio utilizzo di materiali monouso – chi è passato sotto le mie mani lo può testimoniare), e in più metto a disposizione di Tizio la mia lunga esperienza e il mio continuo aggiornamento.
Il costo delle cure non è calcolato così a caso, ma è dettato dalla sommatoria molti fattori (quelli sopraelencati sono la minima parte), oltre che dalle spese vive di gestione dello studio.
Di questi 3000€, la compagnia XYZ rimborserebbe al paziente, in convenzione indiretta, circa 1510€; la differenza sarebbe a carico di Tizio.
In convenzione diretta Tizio non pagherebbe nulla -o forse solo una franchigia- e la compagnia mi rimborserebbe direttamente circa 1850€.
Una cifra del genere non sarebbe in grado nemmeno di coprire le spese; se poi volessi farci uscire anche il mio onorario (purtroppo non sono una ONLUS), l’unico mezzo a mia disposizione sarebbe quello di tagliare sulla qualità dei materiali…
Quindi alla fine dovrei utilizzare nel mio studio materiali e procedure di serie A per Pazienti di serie A, e materiali e procedure di serie B per pazienti di serie B.
Ti sembra etico? Tu che sceglieresti?
E poi, siamo sicuri che l’assicurazione XYZ ti rimborserebbe solo 1510€?
Vieni a trovarmi e proviamo a fare una simulazione… Ti assicuro che farò i salti mortali per farti ottenere il massimo beneficio dalla tua polizza.