finalmente in vacanza e… ecco che compare il mal di denti (sei autorizzato a ….., tranquillo, non mi offendo)
E dire che durante tutto l’anno il dentista ti aveva fatto richiamare per fissare un appuntamento per la visita di controllo ed eri furbescamente riuscito a svicolare…
Ma ti assicuro che non è un caso se il mal di denti ti compare a ferragosto, o in settimana bianca.
Il più delle volte nella nostra bocca esistono delle situazioni di equilibrio tra l’aggressione da parte di batteri raccolti, ad esempio, nell’apice di un dente già devitalizzato anche 10 anni prima, e le difese del nostro organismo.
Ma quando le difese immunitarie si abbassano, ad esempio dopo una giornata sotto il sole o di intensa attività fisica, ecco che i batteri prendono il sopravvento, iniziano a moltiplicarsi et voilà: il viso si gonfia come per magia.
E allora che fare?
Per prima cosa devi metterti in contatto con il tuo dentista. Mandagli una foto su whatsapp… Come? cosa dici? non hai il suo numero di cellulare? non glielo hai mai chiesto o non te lo ha voluto dare? Vabbè, avrai il suo indirizzo e-mail, almeno… o sarete amici su Facebook…
Non ti risponde? Allora cerca comunque un altro professionista che ti possa per lo meno visitare. In alternativa puoi recarti al pronto soccorso o, perché no, potresti chiedere consiglio al farmacista.
Quasi certamente sarà necessario drenare l’ascesso (far uscire il pus), e iniziare una terapia antibiotica.
Se però ti trovi all’estero sappi che spesso gli antibiotici vengono venduti solo dietro presentazione di ricetta medica (a me personalmente a Londra, con tanto di tesserino di iscrizione all’Ordine dei Medici, è stata negata una pomata antibiotica).
Per cui un consiglio che ti posso dare è quello di partire sempre per le vacanze con un antibiotico (ovviamente quello a cui non sei allergico) e un anti-infiammatorio in valigia.
Va da se che la terapia farmacologica non è sostitutiva dell’operato del dentista, ma almeno ti consentirà di aspettare il rientro dalle ferie e di goderti le vacanze in pace.
Altre situazioni che potrebbero rappresentare un’urgenza durante le vacanze sono le pulpiti, vale a dire stati infiammatori della polpa dentaria. Alla base vi è generalmente una lesione cariosa che durante i mesi estivi, quando si fa più intenso il consumo di cibi e bevande ghiacciate, può far si che un semplice stimolo termico si trasformi in dolore, il classico mal di denti da carie. In questo caso ancora di più è indispensabile l’intervento del dentista, che sarà in grado di meglio valutare l’estensione della lesione e la prognosi per il dente. In attesa, ancora una volta potrebbe tornare utile una terapia anti-infiammatoria per bocca, piuttosto che l’utilizzo di altri presidi medici come la storica fialetta del Dr. Knapp.
Ancora, altra emergenza potrebbe essere rappresentata dalla decementazione di un restauro protesico fisso. Anche in questo caso via di corsa dal dentista, ma in attesa, piuttosto che acquistare in farmacia cementi vari o, ancora peggio, ricorrere a sistemi <em>fai da te</em> (Attack, che orrore), meglio acquistare al supermercato una crema adesiva per dentiere -tipo kukident, per intenderci- e tamponare con quello sostituendolo più volte al giorno: il vostro dentista ve ne sarà grato.
Infine l’estate è anche periodo di sport per i nostri bimbi, di corse, di passeggiate in bicicletta e, purtroppo, anche di cadute.
A volte il trauma può provocare lesioni ai denti, soprattutto i frontali.
Ci possiamo trovare di fronte a tre situazioni più comuni, che richiedono tutte l’intervento del dentista. Ma sempre nell’attesa possiamo evitare di fare danni o che la situazione di aggravi:
- lussazione del dente, vale a dire il dente si sposta dalla sua posizione ma non cade; in questo caso il dentista, o chi per lui (il papà ad esempio, se ha il coraggio) dovrà rimettere a posto il dente con la forza; certo poi andrebbe “ingessato” ai denti affianco, ma nell’attesa almeno evitiamo che anche l’osso possa saldarsi nella posizione errata.
- frattura del dente, localizzata alla corona con o senza esposizione della polpa o estesa alla radice; indispensabile l’intervento del dentista!
- avulsione: il dente salta fuori dall’osso! anche in questo caso è indispensabile l’intervento del dentista; nel frattempo cercare di recuperare l’intero dente e lavarlo con soluzione fisiologica e conservarlo nella stessa (va bene anche la soluzione salina delle lenti a contatto, forse di più facile reperibilità); in alternativa conservarlo all’interno di un bicchiere di latte o nella bocca stessa del paziente o di un genitore. Fondamentale, per poterlo reimpiantare, che passi pochissimo tempo dall’evento traumatico e che il dente non si “secchi”.
NB: questo rappresenta una sorta di vademecum per le più comuni emergenze odontoiatriche, ma assolutamente non vogliono sostituirsi alla visita specialistica che è sempre, ripeto sempre indispensabile!